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Gruppo dei Dodici - ODV
Associazione per la promozione Storico-Culturale dei cammini sulla via “Francigena nel Sud”
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Itinerario Via Francigena nel Sud - MTB: da Roma a Teano

Via Francigena nel Sud - MTB_eMTB: da Terracina a Itri

Via Francigena nel Sud - MTB_eMTB: da Minturno a Teano

Tappa 6 - Via Francigena nel Sud - MTB_eMTB: da Itri a Minturno
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Dati
Partenza
Itri
Arrivo
Minturno
Lunghezza
52,1 Km
Come arrivare
Stazione FS di Itri
Descrizione

Breve descrizione del percorso

Gaeta, è un comune italiano di 20.545 abitanti della provincia di Latina, nel Lazio. Sorge nel golfo omonimo sul Mar Tirreno che si estende dal promontorio del Circeo a Capo Miseno. I primi insediamenti nel territorio di Gaeta risalgono al IX-X secolo a.C. Successivamente, tutta l'area costiera del golfo fu parte integrante della regione popolata dagli antichi Aurunci. Solo nel 345 a.C. il territorio di Gaeta finì sotto l'influenza di Roma. Durante il periodo romano Gaeta divenne un luogo di villeggiatura molto rinomato, a favorire la venuta dei ricchi romani fu anche la costruzione di una nuova strada romana , la Via Flacca, più breve rispetto all'Appia. Del periodo romano restano visibili molte vestigia. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente iniziò un periodo buio di transizione, caratterizzato da continui saccheggi prima da parte delle popolazioni barbariche e in seguito dai Saraceni. Proprio per la sua caratteristica posizione su di una penisola naturale, facilmente difendibile, Gaeta si trasformò gradualmente in un castrum: la città fu fortificata con cinte murarie e sulla zona alta dell'antico borgo medioevale sorse il castello a difesa dell'abitato. Nel periodo che va dall'839 al 1140 Gaeta può essere considerata a pieno titolo anche una repubblica marinara. Durante il governo delle dinastie di origine angioina e angioina-durazzesca (1266-1442) la città continuò a ricoprire un ruolo rilevante nello scenario politico e militare. Dal 1378 fu per qualche anno la residenza dell'antipapa Clemente VII. Con la dominazione spagnola, iniziata nel 1504 perse per la prima volta la sua indipendenza divenendo un vicereame. Nel 1734 Gaeta fu conquistata da Carlo III di Borbone, fondatore del ramo napoletano della dinastia dei Borbone. Il 25 novembre 1848 il papa Pio IX si rifugiò a Gaeta in seguito alla proclamazione della Repubblica Romana ad opera di Giuseppe Mazzini. Fu proprio durante questo soggiorno che papa Pio IX, secondo la tradizione illuminato dallo Spirito Santo durante le sue preghiere presso la Cappella d'Oro, decise di scrivere l'enciclica Ubi Primum con cui interrogava l'Episcopato cattolico sulla opportunità di proclamare il Dogma dell'Immacolata Concezione, cosa che avvenne al suo ritorno a Roma. Il 13 febbraio 1861 Francesco II di Borbone si arrese a Gaeta, ultimo baluardo del suo regno. Siti di interesse: Cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta, Tempio di S. Francesco, Santuario della Santissima Annunziata, Castello Angioino-Aragonese, Mauseleo di Lucio Munazio Planco, Parco regionale urbano Monte OrlandoParco regionale Riviera di Ulisse.

Formia è un comune italiano di 37.979 abitanti della provincia di Latina, nel Lazio. In epoca romana era chiamata Formiae. Adagiata proprio al centro del Golfo di Gaeta, Formia ha origini che si perdono nel mito e si riallacciano alla leggenda di Troia e al peregrinare di Ulisse sulla via del ritorno. Tutta la mitica tradizione ricorda questa zona come terra dei Lestrigoni popoli rudi e primitivi. Di formazione preitalica e aurunca, come dimostra la lunga e poderosa cinta di mura poligonali, in buona parte conservata lungo la costa e nel quartiere di Castellone, dopo la conquista del territorio da parte dei romani tra il V e IV secolo a.C., entra a far parte del Latium adiectum. Formia è stata una località turistica molto apprezzata in epoca romana come testimoniano i numerosi resti di ville, tra le quali celebri erano quelle di Mamurra e Mecenate. Su questo tratto del golfo venne a realizzare una delle sue predilette case di campagna, anche Cicerone. Proprio a Formia Cicerone ebbe la morte dai sicari di Antonio nel dicembre 43 a.c. Con la caduta dell'impero romano d'Occidente Formia fu depredata e i suoi abitanti dopo la calata dei barbari e la guerra greco-gotica, fuggirono sulle vicine colline, spopolando la cittadina. La città, durante il secondo conflitto mondiale, ha subito pesantissimi danni nel gennaio del 1944 e nei mesi successivi, in quanto posta ai margini della Linea Gustav. Gran parte del patrimonio storico e artistico di Formia è così andato perduto. Siti di interesse: Il Cisternone, ovvero una grande cisterna di epoca imperiale romana, il teatro romano di età augustea, Tomba di Cicerone, Porticciolo romano, resti dell'anfiteatro romano, La villa di Mamurra sul promontorio di Gianola, Parco regionale Riviera di Ulisse

Il parco regionale di Gianola e Monte di Scauri è un'area naturale protetta situata all'estremo sud del Lazio. L'area ha un'estensione complessiva di 309 ettari, compresi 17 ettari di area protetta a mare. fa parte del più ampio parco regionale Riviera di Ulisse, che comprende anche il parco Urbano di Monte Orlando a Gaeta, e il monumento naturale Promontorio Villa di Tiberio e Costa Torre Capovento di punta Cetarola, a Sperlonga. Nel territorio Formiano del Parco, oltre alle meraviglie di un’ambiente naturale mozzafiato, si combina un sito archeologico di enorme importanza: la Villa di Mamurra. Importante ingegnere e generale di Giulio Cesare con il quale intraprese la guerra con i Galli e attraversò il Rubicone.

Minturno è un comune italiano di 19.782 abitanti della provincia di Latina nel Lazio. Il comune di Minturno è adagiato sulle propaggini costiere e meridionali dei Monti Aurunci. Le sue spiagge sono bagnate dal mar Tirreno nel golfo di Gaeta e si spingono a sud sino alla foce del Garigliano. La parte principale dell'abitato oggi si estende con continuità dalla collina della medievale Traetto (oggi Minturno) fino alle località costiere di Scauri e di Marina. È possibile che il nome Minturno derivi dalla dea Ctonia Manturna. La città di Minturnae sorgeva lungo il percorso della via Appia, presso il fiume Garigliano. Le sue origini risalgono ad un centro ausone, appartenente alla Pentapoli Aurunca. Sconfitto il popolo aurunco nel 314 a.C. durante la seconda guerra sannitica, i romani distrussero completamente le città della Pentapoli. Minutrni fu rifondata come colonia romana nel 295 a.C. e al suo ager apparteneva l'area tra i Monti Aurunci e il Tirreno, comprendente una zona residenziale sulla costa dell'odierna Scauri (già Pirae), con estese villae maritimae, e una zona agricola e produttiva, lungo il fiume e sulle colline, dove si trovavano diverse villa rustica o fattorie. Come detto presso la foce del Garigliano sorgeva il bosco sacro della dea Marica. Nelle paludi dell'antico Minturno trovò rifugio, nell'88 a.C., il console Caio Mario, tallonato dagli uomini del rivale Silla. I magistrati locali ordinarono la sua uccisione per mano di uno schiavo cimbro. Il condottiero riuscì a sfuggire alla morte, dopo aver intimorito il germanico. La città venne distrutta probabilmente dai Longobardi tra il 580 e il 590. Dopo la distruzione di Minturnae, gli abitanti si rifugiarono sul colle vicino, fondando il centro di "Traetto" o "Traietto". gestito da un diacono dipendente direttamente dal Papa. Sotto il potere pontificio, Traetto fu cinta da mura, ma venne distrutta, nell'883, da Saraceni venuti per lo più dalla Sicilia musulmana e che si stabilirono nella piana del Garigliano. Essi vennero poi scacciati nel 915 dalla lega voluta da papa Giovanni X. Successivamente fu conquistata dai Normanni di Sicilia, nel XII secolo appartenne alla famiglia normanna dell'Aquila (de l'Aigle) imparentata con la famiglia reale d'Altavilla, e dal 1299 per matrimonio ai Caetani quando divennero titolari della contea di Fondi, di cui Traetto faceva parte. Successivamente passò nelle mani delle famiglie nobiliari dei Colonna, Gonzaga Colonna e dai Conti Carafa. “Durante l'ultimo conflitto mondiale, la città ed il suo contado, situati a ridosso della linea Gustav, furono teatro di durissime battaglie e violenti bombardamenti che provocarono numerose vittime ed ingenti danni. Cittadini, inermi e stremati dalle privazioni, furono passati per le armi dalla rappresaglia dell'esercito tedesco in ritirata” con questa motivazione la città di Minturno è stata insignita della medaglia d’oro al Merito Civile. Siti di interesse: Chiesa di San Pietro (XI-XII secolo), "Ponte pensile" sul Garigliano, Castello baronale, Il Comprensorio archeologico, presso la frazione di Marina che racchiude gran parte dei resti dell'antica città-porto.

Il Comprensorio archeologico di Minturnae è un sito archeologico romano che si trova a Minturno (LT). Il Comprensorio racchiude le spoglie dell'antica città-porto di Minturnae, che faceva parte della Pentapoli aurunca. La città fu distrutta dai Romani nel 314 a.C. durante la seconda guerra sannitica, combattuta dalle città della Pentapoli accanto ai Sanniti. Vista la posizione favorevole ai commerci e al controllo della via d'acqua, i Romani ricostruirono la città facendone una colonia nel 295 a.C.. La città romana è stata teatro della fuga di Caio Mario, inseguito dai sicari di Silla, come raccontato da Plutarco. Nell'alto medioevo, Minturnae venne nuovamente distrutta, probabilmente dai Longobardi tra il 580 e il 590. Nel Comprensorio archeologico si possono ammirare: 

  • Il Teatro Romano, costruito verso il I secolo d.C. Diviso nei tre settori caratteristici (scaena, orchestra, cavea), accoglieva oltre 4000 spettatori. D'estate, dal 1960, l'antica struttura ospita rappresentazioni teatrali e spettacoli musicali. Negli spazi sottostanti alla càvea è situato il Museo che accoglie statue acefale, sculture, ex voto, epigrafi, monete (ripescate nel vicino fiume) e numerosi reperti, rinvenuti nel secolo scorso a Minturnae, nel centro urbano di Scauri (l'antica Pirae) e nella zona di Castelforte.
  • Un tratto originale della via Appia (Decumanus Maximus), costruito in blocchi di lava basaltica.
  • I resti del Foro Repubblicano (II secolo a.C.), del Capitolium (dedicato a Giove, Giunone e Minerva), del Foro Imperiale, del Macellum (mercato), delle Tabernae, del complesso termale (II secolo d.C.).

Il percorso in breve:

Si parte dalla Piazza Umberto I di Itri. Subito si fa un giro a sinistra e poi a destra per entrare in Corso Appio Claudio. Dopo il parcheggio, si svolta a sinistra per raggiungere la Via Appia, che taglia a metà la città. Nel secondo bivio si gira ancora a sinistra, seguendo i cartelli per Sperlonga. Si inizia a salire per la strada provinciale che conduce al mare e che, di solito, è molto trafficata, soprattutto di estate. Proseguite per 1,3 km finché si arriverà ad un bivio, in una salita ripida, e girare a sinistra. Si prende per contrada Nasso e si procede seguendo la segnaletica pedonale della via Francigena. Si pedala per circa 1,4 km, in salita, fino a raggiungere una specie di sella. Da qui il percorso si addolcisce e accompagna le curve di livello fino ad arrivare ad un bivio nei pressi del monte Dragone. Si continua a destra e si inizia a scendere godendo del panorama che si affaccia verso la Piana di Sant’Agostino. Quando si arriverà in via Sant’Agostino si svolta a destra per percorrere 500 m sulla provinciale. In via dell’Erta si gira a sinistra per iniziare una salita abbastanza impegnativa, sempre in asfalto, verso la Cappella della Madonna del Colle. Arrivati qui vi apparirà un panorama mozzafiato del Golfo di Gaeta con il suo porto. Proseguendo si inizia a scendere verso la spiaggia di Serapo. Con i suoi innumerevoli lidi, la Spiaggia di Serapo è sinonimo di festa e di incontri durante i caldi giorni estivi. Si gode della brezza marina in piena sicurezza una volta che si percorrerà la breve pista ciclabile. Conclusa la ciclabile, si continua dritto e si inizia a salire verso l’area di Parcheggio Camper. Ancora dritto fino ad incontrare l’entrata per le grotte del Turco, una formazione risultante dell’erosione marina da togliere il fiato (merita una visita). Poi, si inizia a salire il monte Orlando tramite i sentieri sterrati che richiedono una buona capacità tecnica. Il percorso lambisce la Polveriera Carolina e riparte in salita fino ad intersecare il Mausoleo di Lucio Munazio Planco. Da qui, oltre che un affaccio stupefacente verso il mare si può ammirare questa costruzione di ragguardevole bellezza. Ancora in sella, per iniziare a scendere verso il centro storico di Gaeta. Il percorso continua per strade sterrate, brecciate e tenute abbastanza bene. La discesa è dolce con i tornanti che si affacciano verso il Castello Angioino-Aragonese che merita una pausa foto. Prima di giungere in città non si può non fare uno stop al tempio di San Francesco e ammirare il panorama verso il Golfo. Si fa un giro per la bella Gaeta, terra di tante personalità e scenario di importanti avvenimenti storici, prima di riprendere la ciclabile sul lungomare. La prossima meta è Formia e il percorso prosegue sempre sul lungomare finché si arriva al bivio della spiaggia di Vindicio. In questo punto, si gira a sinistra e si inizia a salire per via Vindicio, entrando così nel tratto cittadino Formiano. Si percorre via Vitruvio per 2 km finché si torna a prendere il lungomare (via Appia moderna). Si prosegue per circa 3,6 km lungo questa via finché non si arriva ad un semaforo e si svolta a destra per arrivare a Gianola. Questa via conduce fino all’entrata del Parco omonimo. Una visita qui non può mancare. Le bellezze che qui sono custodite sono infinite: le Peschiere Romane, la Villa di Lucio Mamurra, le Cisterne e il panorama per l’infinito e azzurro mare. Si Ritorna da via delle Vigne fino a quando questa sfocia nella Via Appia moderna. Si percorrono 800 m e poi si svolta per imboccare la strada che porta alle spiagge di Scauri. Ma prima, per chi piace il mare, si consiglia una sosta in una incantevole spiaggia dove si può fare il bagno, la spiaggia dei Sassolini. Una spiaggia di acque turchesi e tranquille, oltre che costellata di sassolini invece che sabbia. Si riparte per prendere la ciclabile sul lungomare di Scauri. Dopo l’Hotel Panoramico, si fa un giro a sinistra per poi ripiegare a destra dopo 400 m. Si prosegue lungo via Bettino Craxi fino alla fine, dove si troverà la foce del Fiume Garigliano, che segna il confine tra Lazio e Campania. Si percorre la sua sponda destra per arrivare al complesso archeologico dell’antica Minturnae, che racconta i lustri passati di questa importante e strategica città sul mare. Dopo l’eventuale visita all’antica città si riparte per affrontare le salite, tramite via secondarie, per la Minturno odierna. L’arrivo è in Piazza Roma. Benvenuti!

Alloggi della tappa
Itri(LT)
Casa Ileanavia Giuseppe Mazzini, 3cell. 389 8176997; email: https://casaileana.business.site/
Il Fiore in una StanzaVia Cesare Battisti, 10771 721423; 333 7226567
Le Mille e una NotteVia Ripa 20,3381378518;
Raggio Verde AffittacamereVia San Gennaro, 1170771 728274
Sant'AngeloVia Sant'Angelo, 550771 727821; 338 8601237
Gaeta(LT)
mini appartamento (uso cucina) max 3 postiVia Sant'Agostino, 29Maria Rita 3393042387
Parrocchia San Carlo BorromeoPiazza San CarloDon Erasmo: 348 859 1154; email:
Stella MarisLungomare G. Caboto, Vico 9, n°33483123032;
B&B L'ArmoniaVia Indipendenza, 147cell. 3386350280 (Anna)
Almayer La locandapiazza Cardinale De Vio, 4391 3682655
Formia(LT)
Casa per Ferie Santa MariaVia F. Lavagna, 1420771 22647;
La CrisalideVia della Conca, 4328 1087399
Albergo del GolfoPiazza IV Novembre, 10771 790037
Domus CiceroneVia XX Settembre, 10320 5519954
Villaggio Don Boscovia Appia lato Napoli 860771 723850; 3492860771
Il girasolevia Santo Janni Pescinola 10346 8167675
Alloggio Turistico Via SolaroVia Solaro traversa Murelle, palazzina C0771 728083 - 349 2849774
Blu Marine Dream Housevia G. Remigio Paone, 17340 4180592
Scauri (LT)
Villa Eleonoravia Lungomare,1970771 683243;
Albergo Villa AuroraVia Guglielmo Marconi, 840771 683657; 3495342351
A casa di Antonellavia Appia traversa D'Acunto 13347 0561168
La Rosettavia Lungomare 3230771 614952
Marina di Minturno (LT)
Albergo Teatro Romanovia Appia, 19410771 614928 - 328 2531944
Il Postiglionevia Appia, 1448cell:334 987 5480; email:
I ventitre' PassiVia Cristoforo Colombo, 199345 5183011 - 3475980970 - 3792353237;
Parrocchia S. Biagio Vescovo e MartireVia Simonelli, 9,0771 680137 - email: (raccomandato prenotarsi - only with reservation)
Minturno (LT)
Camere Riviera di Ulissevia Sant'Anna 56347 0886485
Chiesa San FrancescoVia San Francesco D'Assisi, 3CHIUSO - CLOSED
Scarica Pdf Alloggi Tappa
Dettagli Altimetrici
Altitudine Massima:
Dislivello partenza/arrivo:
Altitudine Minima
Dislivello min/max:
Altitudine Media:
Dettaglio Tappa
Nome LocalitàQuota (m)Distanza (km)Tempo (h)Diff.Agibilità
Itri182000
Monte Orlando16717,7-BC
Gaeta920,3-BC
Formia1823,0-TC
Parco di Gianola935,1-TC
Minturno10052,10TC

Totali

 52,1 Km07:00 hBC

TC (turistico) - MC (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) - BC (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche)                          OC (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) - EC (massimo livello per cicloescursionisti estremi)