Breve descrizione del percorso
Priverno è un comune italiano di 14.367 abitanti della provincia di Latina. Fino al 1927 ebbe il nome di Piperno. Posto al centro della valle dell'Amaseno, sorge su un'area di modeste alture, facente parte del sistema collinare dei Monti Seiani. Le origini di Priverno risalgono al periodo protostorico laziale. Vi sono testimonianze che fanno risalire la fondazione dell'antica Privernum ad almeno quattro secoli prima di Roma, quindi al XII secolo a.C. (restano alcuni ruderi di tale centro). Le prime notizie storiche certe sono opera di Tito Livio. Egli descrive Priverno come un potente centro Volsco del IV secolo a.C. che, a seguito di lunghe lotte, venne sottomesso da Roma per opera di Lucio Emilio Mamercino Privernate e Gaio Plauzio Deciano, che grazie a questa vittoria furono eletti entrambi consoli. Nel 329 a.C. il centro venne completamente distrutto, e la ricostruzione del nuovo abitato avvenne per opera dei Romani nella piana di Mezzagosto, dando origine alla Privernum romana. La vita di Privernum fu nuovamente interrotta nel IX secolo, si ritiene a causa delle invasioni barbariche, ma alcune testimonianze lasciano supporre che la città venne distrutta nel IX secolo per opera dei Saraceni. A seguito di queste invasioni i cittadini abbandonarono il sito dell'antica Privernum e, secondo la tradizione, fondarono nuovi centri sui colli e monti circostanti, tra le quali l'attuale Priverno sul Colle Rosso, e i centri di Sonnino, Roccasecca, Maenza e Roccagorga. Priverno è storicamente appartenuta allo Stato Pontificio fino alla presa di Roma e successivamente dal 1870 fece parte del circondario di Frosinone fino alla sua abolizione nel 1927. Dalla fondazione di Latina (fino al 1946 Littoria), appartiene alla provincia omonima. Il paese era al centro di un sistema di vie che collegavano il nord con il sud (Appia Pedemontana) e l’est con l’ovest (la Pianura Pontina con la Ciociaria). Il transito dei pellegrini è documentato da un dipinto di San Giacomo Maggiore nell’interno della chiesa di San Benedetto, dall’antico hospitale accanto alla chiesa di Sant’Antonio Abate e di quello, in posizione opposta, di Santo Spirito. Siti di interesse: Abbazia di Fossanova, Chiesa di San Benedetto, Chiesa di San Giovanni, Cattedrale di S. Maria Assunta (dove viene conservato il teschio ritenuto di San Tommaso D’Aquino), Parco e Villa di San Martino, Palazzo Comunale, area archeologica Antica Privernum. Di grande interesse anche la rievocazione storica del Palio del Tributo e la Festa Medioevale di Fossanova.
L'Abbazia di Fossanova è situata nel comune di Priverno, 5 km a sud del centro urbano, in provincia di Latina. L'abitato sito tutt'intorno ha l'aspetto di vicus e prende il nome da un nuovo canale realizzato per bonificare l’area del piccolo borgo dalla stagnazione delle acque e che era chiamato Fosso Novo. L'Abbazia, figlia dell'abbazia di Altacomba, fu costruita dal 1163 al 1208 ed è un perfetto esempio del primo stile gotico italiano, anzi più precisamente di una visibile forma di transizione dal romanico al gotico. L'interno è spoglio o quasi di affreschi (ne rimangono, almeno fino al 1998, alcuni brandelli sulle pareti) secondo l'austero memento mori dei monaci cistercensi. Il nucleo principale è costituito dalla Chiesa con il Chiostro su cui ruotano il Refettorio, la Sala Capitolare, l’Infermeria dei monaci e la Casa dell’Abate, dove visse, pregò e meditò San Tommaso d'Aquino negli ultimi giorni della sua vita e dove morì nel 1274. Ancora oggi in chiesa se ne conserva la semplice tomba vuota (il corpo fu trasferito dai domenicani a Tolosa alla fine del XIV secolo) composta da una lastra di marmo o travertino rettangolare. Dichiarata “monumento nazionale” nel 1874, l'Abbazia di Fossanova costituisce il più antico esempio d'arte gotico-cistercense in Italia. La chiesa si presenta di una spettacolare e severa grandiosità; la facciata (che doveva essere preceduta da un portico) è semplice ma maestosa, con portale fortemente strombato. Esso è costituito da un arco a sesto acuto nella cui lunetta è ripreso il motivo del rosone, mentre, nella parte inferiore, un mosaico cosmatesco sostituisce un'iscrizione dedicata a Federico Barbarossa. La struttura della chiesa, costruita interamente in travertino, è basilicale. Ha pianta cruciforme. Il braccio longitudinale, che si sviluppa secondo un asse mediano ed è diviso in tre navate, è attraversato perpendicolarmente dal transetto. La lunghezza della navata centrale è scandita nella prima parte da sette campate rettangolari, termina nel presbiterio e nell'abside che formano un unico corpo rettangolare. Il sistema dei sostegni è formato da massicci pilastri rettangolari. Le arcate che conducono dalla navata mediana a quelle laterali sono rette da semicolonne. Altre semicolonne pensili (cioè poste su una mensola a distanza dal suolo) salgono a portare gli archi trasversi della navata centrale. Dal centro del transetto si erge il tiburio a pianta ottagonale, elevato di due piani e sormontato dalla lanterna, che sostituiva il campanile. Le campane si suonavano nel sito del coro con funi che pendevano davanti l'altare maggiore. Nei due bracci, invece, sono ricavate quattro cappelline, vicino alle due a sinistra dell'altare scende la scala con la quale i monaci dal dormitorio passavano direttamente in chiesa. Una cornice di semplice fattura, tipicamente borgognona, corre lungo i due lati della navata centrale a spezzare il verticalismo dell'ambiente. È all'inizio del XXI secolo che viene ultimato il restauro del pavimento della basilica.
Il cammino in breve:
Ripartiamo con il nostro cammino, da Sezze, uscendo da Via Corradini. Avanziamo per qualche centinaio di metri e arriviamo a Porta Pascibella, proseguiamo dritti verso via Guglielmo Marconi. Ancora qualche decina di metri e, arrivati alla rotatoria, giriamo a destra verso via via Piagge Marine. Arrivati in prossimità di un’altra rotatoria giriamo a destra verso via Sedia del Papa. Fatti circa 600 metri su questa strada arriviamo a ridosso di un cancelletto, apriamolo (e chiudiamolo) e entriamo in un sentiero che gira a mezza costa su di una collina. Dopo circa 1 Km arriviamo a ridosso di un altro cancelletto, apriamolo (e chiudiamolo) e immettiamoci su una strada di campagna con fondo cementato. Proseguiamo girando a sinistra e avanziamo per circa 700 metri. Quando abbiamo superato di qualche decina di metri una villetta con accanto una piscina, che si trova sulla nostra destra, passiamo in mezzo ad un filare di ulivi e andiamo a prendere una stradina che scende, sempre sulla destra, accanto alla villetta. Al suo termine ci troveremo all’imbocco di un sentiero che dobbiamo seguire per circa 1.5 Km. Alla fine ci troveremo all’altezza di un tornante di via Sorana, proseguiamo il nostro cammino prendendo la strada che scende sulla nostra destra. Fatti circa 700 metri ci troveremo ad un bivio, continuiamo piegando sulla nostra destra, restando sempre su via Sorana. Altri 300 metri su questa strada e poi giriamo a sinistra verso uno stradello sterrato di campagna. Lo percorriamo per circa 1 Km per poi arrivare ad un bivio, proseguiamo dritti imboccando via Colle Rotondo e tralasciando lo sterrato di sinistra. Incamminiamoci per altri 800 metri e arriviamo ad un altro bivio: qui giriamo a destra. Una decina di metri ancora e poi giriamo a sinistra. Proseguiamo ancora per 900 metri e arriviamo alla confluenza con la SS 156. Giriamo a sinistra e proseguiamo, sul marciapiedi, fino alla chiesetta della Madonna di Pompei, in zona Ceriara di Priverno. Al semaforo giriamo a destra, attraversiamo la SS 156 e imbocchiamo via Madonna delle Grazie. Facciamo qualche decina di metri, attraversiamo un ponte e poi giriamo a sinistra proseguendo il cammino su uno stradoncino di campagna. Sulla nostra sinistra avremo il fiume “Allacciante Amaseno” che ci accompagnerà fino al momento di svoltare. Non deviamo mai sulle strade intermedie (anche asfaltate) che si diramano sulla nostra destra. Dopo aver camminato per circa 2 Km su questo stradoncino giriamo a destra, passiamo accanto ad un’officina meccanica e proseguiamo su una strada asfaltata, in salita denominata via Torretta Rocchigiana. Fatti circa altri 2.1 Km su questa strada arriveremo in una delle piazze principali di Priverno, Piazza Martiri D’Ungheria. Superiamo la rotatoria, che avremo davanti a noi, e proseguendo dritti passiamo sotto l’arco della chiesa di Sant’Antonio Abate. Sulla sinistra dell’arco potrete notare una porta con un tau sull’architrave, questa era l’ingresso del vecchio hospitale che dava ricovero ai pellegrini in transito a Priverno. Superato l’arco si prosegue su questa stradina in forte salita per qualche centinaio di metri e poi si gira a sinistra verso Piazza XX Settembre (Porta Romana). Sul lato opposto si trova via Consolare, proseguiamo sulla via principale di Priverno fino ad arrivare sulla medievale Piazza Vittorio Emanuele. Dopo la più che probabile sosta, certamente utile per riposarsi e rinfrescarsi ma, nel contempo, valida per ammirare il palazzo comunale, la chiesa cattedrale e la fontana dei Delfini proseguiamo il cammino scendendo dal vicolo denominato via San Giorgio (accanto alla farmacia). Percorriamolo tutto fino in fondo, attraversando anche Via leone Leo. Pieghiamo a destra e seguiamo la strada che costeggia le antiche mura medioevali e usciamo in prossimità della chiesa di San Benedetto. Giriamo a sinistra e proseguiamo in discesa fino al termine della strada per poi girare a destra e poi subito a sinistra, per via Madonna del Calle. Fatti pochi metri in discesa lasciamo la strada e prendiamo delle scalette sulla nostra sinistra. Scendiamo da Via del Crocefisso fino a che non incrociamo la SP Marittima II. Attraversiamola e prendiamo le scalette che scendono dalla parte opposta. Al termine delle scalette, dopo pochissimo, si confluisce su via dei Volsci Percorriamola per qualche decina di metri per poi lasciarla, sulla sinistra, mentre noi proseguiamo dritti su un largo stradone di campagna. Arrivati di fronte al fiume seguiamo lo stradone girando a destra e tenendo il fiume Amaseno sulla nostra sinistra. Percorsi circa 2.3 Km arriviamo in prossimità di un ponte. Attraversiamo la strada, giriamo a sinistra, superiamo il ponte e, subito dopo, scendiamo su un sentiero che è sulla nostra destra, adesso il fiume Amaseno si troverà sulla nostra destra. Percorriamolo per circa 1 Km e poi immettiamoci su via Fontana Canarelle. Dopo qualche decina di metri giriamo a destra, superiamo un altro ponte e poi prendiamo subito a sinistra, verso un altro stradone di campagna. Così facendo ci ritroveremo il fiume Amaseno di nuovo sulla nostra sinistra. Seguiamolo per circa 2.3 Km e ogni tanto buttiamo l’occhio sulla nostra destra finché, ad un certo momento, vedremo l’inconfondibile figura del campanile dell’Abbazia stagliarsi dal panorama e che ci accompagnerà fino al soglio dell’ultima dimora del “Doctor Angelius”, cioè di San Tommaso D’Aquino, l’Abbazia di Fossanova.
Alloggi della tappa |
Sezze(LT) |
||
Da Marcello | Via Villa Petrara, n°155 | Marcello: cell. 3482956922; email: appartamento 6 posti letto con uso cucina |
Casa Salvi | Via Sedia del Papa, 43 | 0773 888488; 333 8707898 |
Casa Papona | Via Piagge Marine, 221 | Sabrina, cell: 3357898004; email: |
La Casa di Lina | Vicolo Anonimo n°8 | Luigi, cell: 347 333 3303; email: |
Colli House | Via Colli I° Tratto n°2 | Lorella, cell: 3292055812; |
Guglietto House | Via del Guglietto n°58 | Cristina, cell: 3477256734; |
Barbitto | Via Colli, 47 | 0773 888523 |
Priverno(LT) |
||
Ospitalità pellegrina | Via Principe Amedeo, 27 | Gloria, cell: 3280923193; email: (MAX 2 persone) |
Domus Victoria | Via Colle Pietroso, 4 | 0773.911245 - 333 2046066 - 3470156518 |
Appartamento | Via della Stazione, 240 | 0773.911245 - 3332046066 - 3470156518 - |
Dettagli Altimetrici |
Altitudine Massima: | |
Dislivello partenza/arrivo: | |
Altitudine Minima | |
Dislivello min/max: | |
Altitudine Media: |
Dettaglio Tappa |
Scheda riassuntiva
Nome Località | Quota | Distanza | Tempo | Diff. | Agibilità |
Sezze | 287 m | 0 Km | |||
Priverno | 123 m | 13.4 Km | 03:20 h | E/T | Si |
Abbazia di Fossanova | 20 m | 21,1 Km | 05:20 h | T | Si |
Totali | 21,1 Km | 5:20 h | E/T |