Breve descrizione del percorso
Il Lago di Giulianello è un piccolo un lago che, geograficamente e storicamente, si trova nel territorio di Giulianello, frazione di Cori, ma amministrativamente fa parte del territorio di Artena (RM). Posto tra i monti Lepini a sud, e i Colli Albani a nord, quindi tra tufi vulcanici e pietra calcarea, il lago si forma a partire da una conca, una depressione, dove si raccolgono acque di drenaggio delle precipitazioni meteoriche dei vicini monti Lepini unite a risorgenze di acque provenienti da falde sotterranee nel cammino che le porta dai Colli Albani al mare. In questa zona, che nel periodo romano era ricompresa nel Fundus Julianus(fondo appartenente alla Gens Julia che dette i natali a Giulio Cesare) v’erano anticamente ricompresi tre laghi: ilLacus Vetus, il Lago della Pescara ed il Lago di Giulianello. I Primi due laghi vennero, in epoche diverse, prosciugati. Nel 2007, con decreto del presidente della Regione Lazio il lago di Giulianello, e la zona circostante, sono stati eretti a monumento naturale.
Giulianello è, con 2.436 abitanti, l'unica frazione di Cori, in provincia di Latina. Borgo rinascimentale, circondato da un territorio naturale incontaminato, è situato a cavallo tra la provincia di Roma e quella di Latina. Dista pochi chilometri da Velletri, Lariano, Cori ed Artena. Appendice dei Castelli Romani, è la porta naturale d'ingresso alla catena dei Monti Lepini. Le origini di Giulianello sono molto antiche, si pensa che l'antico castello sia appartenuto alla famiglia Giulia (ovvero la famiglia di Giulio Cesare), fu donato alla nipote di Giulio Cesare una certa Giulia. Ne è testimone un'urna sepolcrale, dedicata ad una Giulia, della famiglia di Giulio Cesare scoperta nel 1684 dai Frati Minori del colle di S. Lucia. Giulianello nacque nel 143 a.C. sotto l'Impero romano d'occidente. Fu nel periodo tardo-imperiale che il patriziato romano cominciò ad interessarsi di questo territorio, il Fundus Julianus, che era pur sempre sottoposto all'imperatore. La bolla di Papa Innocenzo III del 1020, in cui si afferma che il Monte Massimo venne donato al Papa dagli "Homines de Juliano", rappresenta la più probabile testimonianza dell'esistenza di una comunità. Esistono altresì documenti circa l’esistenza di una comunità organizzata all'interno del Fundus Julianus già agli inizi del XIII secolo. Nel 1870 Giuliano passò dallo Stato Pontificio al Regno d'Italia, divenendo frazione del Comune di Cori e mutando il nome in Giulianello, per distinguersi dall'omonimo paese del frusinate.
Cori è un comune italiano di 10 858 abitanti della provincia di Latina. Centro urbano collinare dei monti Lepini nord-occidentali. Storicamente diviso tra Cori Monte e Cori Valle, è formato da tre rioni. E’ situato a nord della propria provincia, al confine con quella di Roma, è a metà strada tra la pianura pontina e i Castelli romani. Cori è l'antica città di Cora che il mito vuole fondata in un periodo tra il XIII ed il XII secolo a.C. Recenti scoperte archeologiche hanno rilevato la presenza stabile di un nucleo abitativo risalente all'Età del Bronzo. Punti di interesse: Santuario della Madonna del Soccorso, le origini del santuario sono legate ad una tradizione che riporta l'apparizione della Madonna avuta da una bambina di Cori il 4 maggio del 1521; L'oratorio dell'Annunziata è un monumento nazionale ed è situato ai margini della strada che, fin da età medievale, collegava Cori alla via Pedemontana. La sua fondazione risale al XIV secolo. Nell'oratorio troviamo la cappella dell'Annunziata, con i suoi affreschi realizzati probabilmente in tre tempi ed ultimati nel XV secolo. San Francesco, la chiesa ed il convento furono costruiti in semplici forme tra il 1521 ed il 1526 in onore di San Francesco d'Assisi, che passò a Cori nel 1223, e per ospitare i Frati Francescani. Cinta muraria, con percorso turistico dedicato, è lunga circa 2 km ed è realizzata in opera poligonale di prima maniera (VI-V secolo a.C.); Il Tempio di Ercole (inizio I secolo a.C.) si trova sull'Acropoli dell'antica Cora, è di ordine dorico, prostilo, tetrastilo (monumento nazionale); Via delle Colonne (Il Foro); Il Tempio di Castore e Polluce.
Il cammino in breve:
Si esce da Velletri percorrendo Corso della Repubblica fino ad arrivare all’antica porta di accesso denominata “Porta Napoletana” dove è interessante notare la scritta “si paga gabella” a dimostrazione che l’edificio, oltre ad assolvere scopi di polizia criminale e controllo sanitario, rappresentava una vera e propria barriera doganale e si doveva pagare una tassa per introdurre generi in città. Qui giriamo a sinistra verso via delle Mura, alla biforcazione prendiamo la strada che piega a destra, via Guglielmo Marconi. Al termine ci troviamo davanti ad una rotatoria, Largo Peppino Impastato, dirigiamoci verso destra immettendoci su via Ponte della Regina. Camminiamo per qualche centinaio di metri e alla biforcazione prendiamo la strada di sinistra, via Ferruccio Parri. Dopo circa 1.3 Km ci troveremo davanti ad un quadrivio, tralasciamo le prime tre che si diramano alla nostra sinistra e prendiamo la quarta, via Delle Corti. Proseguiamo sempre dritto e dopo 1.1 Km arriveremo ad un bivio, prendiamo la strada di destra, via dei Crocifissi. Proseguiamo senza mai deviare su questa strada per circa 1.5 Km quando arriveremo a ridosso di un piccolo bosco. Entriamo e seguiamo il sentiero fino a quando arriviamo di fronte ad un campo lavorato. Qui giriamo a destra e camminiamo al lato di un fosso (sulla nostra destra). Dopo circa 200 metri arriveremo su uno stradoncino, qui proseguiamo dritto per una decina di metri e poi giriamo a destra. Ancora 100 metri e ci troveremo su di una biforcazione. Prendiamo lo stradoncino in leggere salita sulla nostra sinistra. Dopo qualche decina di metri passeremo accanto ad una fattoria (sulla nostra destra) e poi andremo in leggera discesa al termine della quale, di fronte a noi, troveremo un ponticello di fortuna che ci permetterà di superare un profondo fosso. Subito dopo averlo superato entriamo su di un altro campo lavorato, giriamo a sinistra e camminiamo accanto al fosso appena superato (sulla nostra sinistra). Camminiamo accanto al fosso per circa 300/400 metri avendo cura di guardare con attenzione sulla nostra sinistra in modo tale da individuare una piccola passerella che ci permetterà di attraversare di nuovo il fosso (decisamente meno profondo). Superatolo giriamo a destra e camminiamoci affianco (tenendolo quindi a destra) fin quando, dopo qualche centinaio di metri, arriveremo a ridosso di uno stradone. Qui giriamo a destra, facciamo qualche decina di metri e poi entriamo in un altro campo lavorato avendo cura di camminare a ridosso di una collinetta che vediamo sulla nostra destra. Da qui possiamo anche notare, di fronte a noi, il lago di Giulianello. Arrivati al lago troveremo, alle sue spalle un lardo stradone sterrato che ci farà uscire e ci porterà sulla Provinciale Velletri-Anzio (SP79). Qui giriamo a destra e percorriamo i circa 2 Km che ci separano da Giulianello. Arrivati alla rotatoria giriamo a sinistra e proseguiamo su via Artena per circa 400 metri e poi giriamo a destra per lasciarla e per poter proseguire per via Roccamassima, ma solo per qualche decina di metri. Quando arriviamo all’altezza di una rivendita di materiali edili lasciamo via di Roccamassimo a favore di una strada che si dirama sulla nostra destra. Dopo circa 800 metri ci immetteremo su di un’altra strada, qui giriamo a sinistra (facendo praticamente una U) e seguiamo via Contrada Colle Pero. Al suo termine incontreremo di nuovo via Roccamassima, giriamo a destra e proseguiamo per circa 200 metri e poi giriamo ancora a destra. Proseguiamo su questa nuova strada per un centinaio di metri e alla biforcazione prendiamo la strada di sinistra. Camminiamo ancora per qualche centinaio di metri e poi, all’incrocio, giriamo a destra e poi subito a sinistra, via Colle Fossato. Restiamo per circa 500 metri su questa strada proseguendo dritto agli incroci. Al suo termine troveremo l’incrocio con via San Nicola, giriamo a destra, via Scolaguardia. Dopo aver camminato per circa 1.1 Km su questa strada arriveremo ad un incrocio, qui giriamo a sinistra, in direzione di una cava, e proseguiamo, senza mai deviare, su via San Nicola. Questa strada ci porterà dopo circa 3.5 Km al centro della città di Cori.
Alloggi della tappa |
Velletri(RM) |
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Istituto Don Orione (CHIUSO-CLOSED) | Via Carlo Angeloni, 12 | 06 9638623; Don Nico |
A Casa di Ciccio | Via Paolina n°150 | Francesca 3338159466; |
Casa Pontecorvi | Via Vecchia di Napoli, 22 | 06 9635709; 328 8469313 |
Chez Raz | Via della Caranella 41 | 3477109886; |
I sapori dei castelli romani | Via Crocefissi, 1 | 338 9458646 |
Cori |
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Il Circo della Farfalla (ex convento San Francesco) | Piazza San Francesco d'Assisi | 3475224783 (Chiara), 3290917657 Claudio; |
Del Colle | Via Del Colle I, 4 | 06 |
Minerva Domus | Via Cavour, 6 | 337 1047141 |
Le Piazze | Via Colle I, 6 | 349 8332009 |
I Lepini | Via Piave, 3 | 340 2316298 |
Dettagli Altimetrici |
Altitudine Massima: | |
Dislivello partenza/arrivo: | |
Altitudine Minima | |
Dislivello min/max: | |
Altitudine Media: |
Dettaglio Tappa |
Scheda riassuntiva
Nome Località | Quota | Distanza | Tempo | Diff. | Agibilità |
Velletri | 388 m | 0 - | - | - | - |
Lago di Giulianello | 211 m | 7,4 Km | 02:00 h | T | Si |
Giulianello | 236 m | 11,2 Km | 02:45 h | T | Si |
Cori | 388 m | 19,5 Km | 05:00 h | T | Si |
Totali | 19,5 Km | 05,00 h |