Breve descrizione del percorso
Porta di San Sebastiano è la più grande e meglio conservata porta della cinta difensiva delle Mura Aureliane di Roma. Il nome originario era Porta Appia perché da lì passava la via Appia, la regina viarum che cominciava poco più indietro, dalla Porta Capena delle mura serviane, e lo conservò a lungo. Un documento del 1434 la menziona come “Porta Domine quo vadis”. Solo dopo la metà del XV secolo è finalmente attestato il nome che conserva ancora oggi, dovuto alla vicinanza alla basilica e alle catacombe di San Sebastiano. La chiusura era realizzata da due battenti in legno e da una saracinesca che scendeva, entro scanalature tuttora visibili, dalla sovrastante camera di manovra, in cui ancora esistono le mensole in travertino che la sostenevano. Alcune tacche sugli stipiti possono indurre a ritenere che si usassero anche delle travi a rinforzo delle chiusure. Data l'importanza della via Appia che da qui usciva dalla città, soprattutto in epoca romana tutta l'area era interessata da grossi movimenti di traffico cittadino. Sullo stipite destro della porta è incisa la figura dell'Arcangelo Michele mentre uccide un drago, a fianco della quale si trova un'iscrizione, in un latino medievale in caratteri gotici, in cui viene ricordata la battaglia combattuta il 29 settembre 1327 (giorno di San Michele, appunto) dalle milizie romane ghibelline dei Colonna contro l'esercito guelfo del re di Napoli Roberto d'Angiò. Ma oltre alle testimonianze di un certo valore storico, l'intero monumento è interessante anche per la ricchezza di graffiti e tracce certamente non ufficiali, ma che documentano la vita quotidiana che intorno alla porta si è svolta nei secoli. Sono probabilmente opera di pellegrini le varie croci incise nei muri ed il monogramma di Cristo (JHS con la croce sopra l'H) visibile sullo stipite sinistro, di fronte all'Arcangelo Michele; sono leggibili molti nomi italiani e stranieri (un certo Giuseppe Albani ha scritto tre volte il suo nome) e varie date, che si possono decifrare fino al 1622; ad uso di viandanti forestieri qualcuno ha anche inciso una sorta di indicazione stradale per la porta o la basilica di San Giovanni in Laterano.
La chiesa del "Domine quo vadis", o Santa Maria in Palmis, è un piccolo luogo di culto cattolico che si trova a Roma, al bivio tra l'Appia Antica e la via Ardeatina, nel quartiere Appio-Latino. La chiesa odierna è il rifacimento seicentesco di una piccola cappella eretta nel IX secolo. La chiesa è oggi gestita dai religiosi della Congregazione di San Michele Arcangelo, il cui convento, anch'esso del XVII secolo, è annesso alla chiesa. La chiesa è eretta sul luogo dove, secondo un episodio narrato negli Atti di Pietro, l'apostolo Pietro, che fuggiva da Roma per sottrarsi alle persecuzioni di Nerone, avrebbe incontrato in visione Gesù. Secondo questo racconto, Pietro pose a Gesù la domanda «Domine, quo vadis?», ovvero "Signore, dove vai?", e alla risposta di Gesù, «Eo Romam iterum crucifigi», "Vado a Roma a farmi crocifiggere di nuovo", Pietro capì che doveva tornare indietro per affrontare il martirio. Su una piccola lastra di marmo al centro della chiesa si trovano, infatti, due impronte di piedi (copia di un rilievo conservato nella vicina basilica di San Sebastiano fuori le mura), che sarebbero le impronte lasciate da Gesù.
L’Appia Antica, La via Appia era una strada romana che collegava Roma a Brundisium (Brindisi), uno tra i più importanti porti dell'Italia antica, un porto da cui iniziavano le rotte commerciali per la Grecia e l'Oriente. Considerata dai Romani la regina viarum (regina delle strade), è universalmente ritenuta, in considerazione dell'epoca in cui fu realizzata (fine IV - III sec. a.C.), una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico per l'enorme impatto economico, militare e culturale che essa ha avuto sulla società romana. I lavori per la costruzione iniziarono nel 312 a.C. per volere del censore Appio Claudio Cieco (Appius Claudius Caecus, importante esponente della gens Claudia), che fece ristrutturare ed ampliare una strada preesistente che collegava Roma ai Colli Albani prolungandola fino a Capua, da alcuni anni posta sotto il controllo romano. Alla metà del III sec. a.C. il tragitto fu esteso fino a Maleventum (Benevento). I lavori di costruzione si protrassero durante la seconda metà del III sec. a.C., quando fu raggiunta Tarentum (Taranto) e poi fino a verso il 190 a.C., epoca in cui fu completato il percorso fino al porto di Brundisium (Brindisi). La funzione primaria del tracciato era militare (garantire un rapido movimento delle truppe verso l'Italia meridionale), successivamente fu anche utilizzata come una fondamentale via di commercio. La strada fu restaurata ed ampliata durante il governo degli imperatori Augusto, Vespasiano, Traiano e Adriano. L'imperatore Traiano fece anche realizzare, tra il 108 ed il 110, una diramazione denominata via Appia Traiana, che da Benevento raggiungeva Brindisi attraversando l'Apulia (Puglia) con un nuovo percorso in gran parte vicino alla costa e pianeggiante.
Castel Gandolfo (8 955 abitanti) è un comune italiano della città metropolitana di Roma Capitale, nell'area dei Castelli Romani. Il centro abitato fa parte del circuito dei Borghi più belli d'Italia. È conosciuta soprattutto per la presenza della residenza estiva dei papi, alla quale fanno corona molte altre residenze estive, ville e villini edificati a partire dal XVII secolo. Il suo territorio include quasi tutto l'arco costiero del lago Albano con vista sul cono vulcanico di Monte Cavo, che ospita tra l'altro lo stadio olimpico di canottaggio del CONI.Vi sono inoltre vari luoghi di interesse archeologico (tra cui l'emissario del lago Albano e i resti della villa albana di Domiziano), naturalistico (essendo la zona inclusa nel perimetro del parco regionale dei Castelli Romani) e artistico (come la collegiata pontificia di San Tommaso da Villanova edificata da Gian Lorenzo Bernini).
Albano Laziale è un comune italiano di 40.980 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. È uno dei comuni più importanti dei Castelli Romani, e il centro più animato commercialmente. Sede vescovile suburbicaria fin dal V secolo, storico principato della famiglia Savelli e dal 1699 al 1798 possesso inalienabile della Santa Sede, ospita anche la sezione distaccata del tribunale circondariale di Velletri. Il territorio di Albano è in parte incluso nel Parco regionale dei Castelli Romani. Le prime testimonianze accertate di insediamento umano nel territorio comunale di Albano risalgono al periodo Laziale all'inizio del I millennio a.C. mentre a partire dal periodo Laziale (830 a.C.-730 a.C.) iniziano a comparire tracce riconducibili alla fondazione della mitica capitale latina di Alba Longa. L'imperatore Settimio Severo attorno al 202 fece installare nel luogo dell'attuale centro storico di Albano, ai margini della tenuta imperiale domizianea, la Legio II Parthica: nacquero così i Castra Albana, gli imponenti accampamenti che rimasero in funzione fino alla fine del III secolo. Nel 326 l'imperatore Costantino I, secondo una tradizione consolidata, ordinò la fondazione della cattedrale albanense dedicata a San Giovanni Battista. Secondo le fonti, Costantino donò alla neonata cattedrale vari arredi sacri. Siti i interesse storico: Porta Pretoria, ingresso principale ai Castra Albana; Terme di Cellomaio, attribuite all'imperatore Caracalla; Anfiteatro; Catacombe di San Senatore; Cisternoni; è uno dei simboli di Albano, un'enorme cisterna di cinque navate grande 20x30 m circa; Sepolcro attribuito agli Orazi ed ai Curiazi, protagonisti della leggendaria battaglia tra Roma ed Alba Longa; Villa e Sepolcro di Gneo Pompeo Magno.
Il cammino in breve:
Si parte dalla Basilica di San Pietro e ci si mette in cammino rivolgendo il cuore e la mente verso Gerusalemme. Usciamo da via Della Conciliazione e arrivati all’altezza di Castel Sant’Angerlo giriamo a destra e attraversiamo l’omonimo ponte. Giunti dall’altra parte proseguiamo dritti verso via del Banco di Santo Spirito e camminiamo fino ad arrivare su largo Ottavio Tassoni. Giriamo sulla nostra sinistra e avanziamo per circa 1 Km lungo Corso Vittorio Emanuele II. Arrivati all’altezza di via degli Astalli giriamo a destra e, al termine giriamo a sinistra verso via San Marco. Dopo qualche centinaio di metri arriviamo a Piazza Venezia. Giriamo a destra verso via dei Fori Imperiali e proseguiamo fino al Colosseo. Qui giriamo a destra e superiamo l’Arco di Costantino. Dopo aver camminato per circa 500 metri arriviamo in prossimità di Piazza di Porta Capena, giriamo a sinistra e proseguiamo lungo viale delle Terme di Caracalla. All’incrocio con via Druso proseguiamo dritti verso Via di Porta San Sebastiano. Dopo circa 1 Km attraverseremo l’antica porta di San Sebastiano e ci ritroveremo su Via Appia Antica. Proseguiamo per circa 15,4 Km su questa straordinaria via storica, un autentico museo a cielo aperto, fino ad arrivare a Frattocchie. Attraversiamo l’incrocio tra le vie Nettunense e Appia Nuova e dirigiamoci verso via del Sassone (dove risiede il convento dei Frati Trappisti). La percorriamo solo per qualche centinaio di metri e poi giriamo a destra verso via di Costa Rotonda. Al primo bivio che incontriamo prendiamo la strada di destra, via Castagnole. Dopo circa 600 metri, e dopo un curvone che gira a destra, giriamo a sinistra e imbocchiamo via Castagnole di Sotto. All’incrocio con via Spinabella giriamo a destra e dopo qualche centinaio di metri a sinistra, verso via Dei Glicini. Al primo incrocio, con via Due Santi Pascolaro, giriamo a sinistra. Dopo un centinaio di metri incrociamo la SP140dir, attraversiamola e proseguiamo dritti. Poco dopo, all’incrocio con via Montecrescenzio, giriamo a sinistra e arriviamo in prossimità del centro ippico. Poco prima di questa struttura, sulla destra, c’è una viuzza che ci permetterà di arrivare su Viale Bruno Buozzi. Qui giriamo a destra e proseguiamo su questa strada fino ad arrivare su uno slargo che dobbiamo attraversare, proseguendo dritti, per poter imboccare via di Palazzo Pontificio. Camminiamo ancora per pochi metri e potremo godere del panorama sul lago di Albano dal belvedere di Castel Gandolfo. Usciamo da via della Repubblica e, all’altezza di salita Sant’Antonio, giriamo a destra su via Giovanni Paolo II dove possiamo camminare su una pista ciclo/pedonale che gli corre accanto. Arrivati a Piazza Mazzini, attraversiamola e poi giriamo a sinistra su via Guglielmo Marconi e poi la prima a destra, su via San Pancrazio nel centro di Albano Laziale.
Alloggi della tappa |
Roma |
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Monastero San Gregorio al Celio | p.za San Gregorio al Celio 1 | 067000987 |
Istituto Orsoline di Maria Immacolata | Via Dandolo 46 | 065812150 |
San Pietro | Via Angelo Emo, 162 | 06 43533130; 347 6234082 |
Domus Getsemani | Viale Vaticano, 56 | 06 39738041 - 340 8874403; |
Rome & Suites | Via Gualtiero Serafino, 8 | 333 9846987 |
La Perla di Roma | Via Giorgio Scalia, 33 | 335 7863670 |
Spedale della Divina Provvidenza | Via Genovesi, 11/B | cell. 353 4286139; |
Casa per ferie Ist. Volpicelli | Via XX Settembre 68/B | 320 3817637 |
Centro Pellegrini S. Teresa Coudrec | Via Vincenzo Ambrosio, 9 | 06 635401142 |
Ostello Marello | Via Urbana, 50 | 06 4882120 - 06 4825361 |
Ciampino |
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Bici Grill Decimomiglio | Via Appia Antica X° Miglio | Stefano: cell. +39 3929941772; email: |
Frattocchie (Marino) |
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Gli Ulivi | Via Pietro di S. Giuseppe di Betancour, 6 | 3468331820 - 34064744261 |
I Glicini | Via Dei Glicini 25 | 3282205776 |
B&B Fabiola | Via delle Ortensie, 7 (Loc. Due Santi) | Fabiola 3283840194; |
Castel Gandolfo |
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Accoglienza in spazi della chiesa locale | Castel Gandolfo | Silvia, cell: 3282250708 - email: |
Casale degli Archi | Via Appia Nuova, 3 | 06 93020893; 349 5268721 |
Ist.Maddalena Aulina | Via delle Mole 3C | 069320209 |
Atlantis Inn | Via Santa Lucia Filippini, 11 | 345 2121521 |
Nonna Caterina | Via De' Zecchini, 22 | 328 7059139; 348 3287598 |
Il Raduno | Corso della Repubblica, 31 | 338 735 1803 |
Centro Maria Poli | Via San Giovanni Battista de la Salle snc | 331 9429694 |
Ist. San Giuseppe Casa Mennesiana | Via Appia Nuova, 4 | 06 93548006 - 3493023467 |
Albano Laziale(RM) |
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Seminario Vescovile | Piazza san Paolo, 5 | Tel: 06 9320021; |
Villa Altieri | Via Appia Nuova, 1 | 06 9320562 |
Albano | Via Baccelli, 13 | 338 5667759 |
Dettagli Altimetrici |
Altitudine Massima: | |
Dislivello partenza/arrivo: | |
Altitudine Minima | |
Dislivello min/max: | |
Altitudine Media: |
Dettaglio Tappa |
Scheda riassuntiva
Nome Località | Quota | Distanza | Tempo | Diff. | Agibilità |
Bailica di San Pietro (Roma) | 24 m | 0 Km - | - | - | - |
Porta San Sebastiano | 38 m | 5,9 Km | 1:30 h | T | Si |
Chiesa Domine Quo Vadis | 20 m | 6,7 Km | 2:00 h | T | Si |
Appia Antica | 50 m | 6,7-20 Km | 5:00 h | T | Si |
Castel Gandolfo | 435 m | 26,5 Km | 6:45 h | T | Si |
Albano | 398 m | 29,2 Km | 7:30 h | T | Si |
Totali | 29,2 Km | 7:30 h | T | Si |